Il cane anziano: come curarlo al meglio

cane anziano che riposa

A quale età il cane è anziano?

Si definisce un cane anziano in base alla sua taglia e peso. Non è vero infatti, come credono in molti, che 1 anno del cane corrisponde a 7 anni umani e quindi tutti i cani invecchiano alla stessa età. Le aspettative di vita sono diverse per cani piccoli, medi o grandi: i cani più piccoli possono vivere più a lungo; ne consegue che un cane di taglia piccola con peso fino ai 9 kg è considerato anziano a 11 anni, mentre un cane di taglia grande con un peso compreso tra i 23 e i 40 kg è considerato anziano dai 9 anni, e se pesa più di 40 kg (taglia gigante) diventa anziano un anno prima, a 8 anni.

Quali sono i problemi di un cane anziano?

I problemi più comuni sono:

  • artrosi o artrite, che provocano problemi alle articolazioni e quindi il cane ha una maggiore difficoltà a muoversi e sente dolore;
  • maggiore affaticamento: proprio come accade a noi umani, le energie calano all’aumentare dell’età;
  • problemi dentali: tartaro, gengivite…. questo provoca dolore durante la masticazione, di conseguenza il cane mangia di meno;
  • appetito ridotto: non solo per problemi ai denti o eventuali malattie insorgenti ma anche per un naturale calo del fabbisogno energetico;
  • tendenza a ingrassare o a dimagrire troppo: modulare la dieta in base all’effettivo fabbisogno e contattare il veterinario in entrambi i casi;
  • stipsi: anche in questo caso il veterinario ci può aiutare a capirne le cause ed eventualmente suggerirci un cambio nell’alimentazione;
  • minor capacità auditiva e visiva: la degenerazione è fisiologica, ma è da fare attenzione a forme di cataratta legate al diabete;
  • diradamento e ingrigimento del pelo; alle volte la caduta del pelo è legata a forme di alopecia;
  • calo delle difese immunitarie, che può portare a sviluppo di varie infezioni;
  • maggiore sensibilità al freddo o al caldo: diminuisce con l’età la capacità corporea di termoregolazione;
  • incontinenza, sia urinaria che fecale; a volte è un fenomeno collegato a deficit neurologici o cognitivi causati da forme degenerative cerebrali;
  • maggiore sonnolenza: il cane tende a dormire di più se prova dolore nel muoversi o se vuole isolarsi perché ci vede e ci sente poco;
  • stato confusionale o di spaesamento: potrebbe indicare l’insorgenza di malattie.

Come mantenerlo in forma

Come abbiamo visto nel nostro precedente articolo sul perché è importante portare fuori il cane, l’allenamento fisico è fondamentale, e lo diventa anche di più per un cane anziano. Ovviamente dobbiamo adeguare il tipo di allenamento ai limiti imposti dall’età e dalle sue condizioni fisiche. Quindi sì alle passeggiate tranquille, più brevi e quindi poco faticose.
Come il corpo anche la mente ha bisogno di continui stimoli, e sarà dunque utile impegnarlo in giochi come la caccia al tesoro.

Per quanto riguarda l’alimentazione, sarà opportuno non far mancare le fibre, per favorire le funzioni intestinali, dal momento che come abbiamo visto, la stipsi può essere uno dei problemi dell’anzianità del cane.
Fondamentali anche le proteine animali, anche se devono essere diminuite rispetto all’alimentazione di un cane giovane e devono essere favorite quelle magre; se ad esempio somministriamo carni fresche, dovremo preferire quelle più digeribili, come pollo, tacchino, coniglio.
Il pesce apporta le sostanze giuste per aiutarlo anche con i problemi di artrite e per rafforzare il sistema immunitario.
Non dimentichiamoci ovviamente di frutta e verdura, sempre ottimi apporti per mantenere la salute. Le vitamine sono importanti, ad esempio la vitamina D favorisce l’assimilazione del calcio e quindi è un’alleata contro l’osteoporosi.

In conclusione, ci vuole pazienza e tanto amore per prenderci cura del nostro cane anziano, ma saremo sicuramente ripagati dal suo affetto incondizionato.